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tecniche del karate

tecniche

waza ( o hodokoso koki )
momento psicologico per l'esecuzione della tecnica. L'idea è di ottenere un'apertura da sfruttare sull'avversario rendendo ogni tecnica efficace. Vi sono 3 generi di apertura : apertura mentale, apertura nel kamae e apertura nei movimenti.




tecniche di base

KHION WAZA ( tecniche di base )

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RENRAKU WAZA ( tecniche eseguite a vuoto )
Sono combinazioni di tecniche di kihon eseguite a vuoto, cioè, con un avversario immaginario, come per i kata fornisce uno strumento per studiare fondamentali e correggere posizioni, posture, movimenti, ecc... Dopo aver acquisito velocità, coordinazione e ritmo attraverso l'allenamento a vuoto, è possibile passare all'applicazione teorico-pratica delle combinazioni con un compagno, iniziando il percorso dal khion kumite al jiyu kumite.


KI NO NAGARE WAZA ( o TENSHIN WAZA ) ( tecniche in movimento )

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OYO WAZA ( tecniche applicate )

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SEKKIN WAZA (tecniche di rimessa)
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KAREN WAZA ( tecniche concatenate )
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KAESHI WAZA ( tecniche istintive )

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HENKA WAZA ( tecniche di variazione )
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Le tecniche possono essere eseguite secondo tre direzioni differenti :

Jodan : parte alta ( testa, collo, spalle );
Chudan : parte media ( braccia e mani, busto fino all'ombelico );
Gedan : parte bassa ( sotto ventre, bacino, gambe e piedi );


tecniche di parata


Le tecniche di parata sono utilizzate nell'errore : difatti la parata costituisce il caso particolare in cui non si è riusciti a schivare o anticipare un attacco dell'avversario. In altri casi costituisce pretesto per poter accompagnare una tecnica di attacco o di proiezione. Si studiano sin dall'inizio e le stesse si possono evolvere ad attacchi quando la distanza dall'avversario varia.

Nelle parate, le anche sono aperte se la guardia è hanmi, chiuse se gyaku hanmi, e il pugno opposto al braccio che para, ha il gomito vicino al busto pronto per eseguire l'attacco, e caricato al fianco il più possibile.

UKE WAZA ( tecniche di parata )


 

JODAN AGE UKE ( parata alta )

serve a parare un colpo jodan : è il lato esterno dell'avambraccio che para, è perpendicolare al pavimento con una leggerissima inclinazione che porta il pugno poco più alto del gomito. La distanza del braccio dalla testa è quella di un pugno (circa 10 cm) mentre la parata è quel tanto che basta per portare fuori bersaglio l'attacco dell'avversario. Il braccio che sale si incrocia davanti all'altro braccio più o meno all'altezza del mento, portandosi ad effettuare la parata verso l'alto in contemporanea all'hikite (pugno al fianco). Le spalle sono leggermente aperte seguendo una posizione naturale insieme al koshi no kaiten (rotazione delle anche) verso l'esterno.

 

CHUDAN SOTO UKE ( parata media verso l'interno )
( o CHUDAN UDE UKE )

serve a parare un colpo chudan : è il lato esterno dell'avambraccio (gai wan) che para, il gomito è piegato in modo da formare un angolo di 90° tra bicipite ed avambraccio, il pugno leggermente piegato verso l'interno della guardia, la distanza del braccio dal tronco poco più della larghezza di un pugno (per consentire la contrazione del muscolo dorsale e del pettorale), Il braccio parte armato dall'alto ad altezza di spalla e dietro al busto (o di lato), verso il basso ad altezza addominale, in contemporanea all'hikite e al koshi no kaiten che segue il movimento della parata dall'esterno verso l'interno.

 

CHUDAN UCHI UKE ( parada media verso l'esterno )
( o CHUDAN UDE UKE )

serve a parare un colpo chudan : è il lato interno dell'avambraccio (nai wan) che para, il gomito è piegato in modo da formare un angolo di 90° tra bicipite ed avambraccio, il pugno leggermente piegato verso l'interno della guardia, la distanza del braccio dal tronco poco più della larghezza di un pugno, Il braccio parte armato al di sotto dell'altro braccio che invece è teso avanti. Incrociandosi le due braccia iniziano a piegarsi poco dopo aver superato il gomito effettuando contemporaneamente hikite, koshi no kaiten e la parata dall'interno verso l'esterno.

 

GEDAN BARAI ( parata bassa )

serve a parare un colpo chudan o gedan: è il lato esterno dell'avambraccio che para, il braccio non è teso completamente (per evitare iperestensione del gomito con rischio di lesioni gravi al momento dell'impatto). Il braccio non esce al di fuori della guardia ma si mantiene ad altezza di ginocchio, con una distanza di circa 15 cm da esso per assicurare la parata. Il braccio parte armato con il pugno all'altezza dell'orecchio opposto al lato della parata verso il basso.Si effettua come le altre parate contemporaneamente hikite, koshi no kaiten e la parata dall'interno verso l'esterno.

 

OTOSHI UKE ( parata dall'alto verso il basso )

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SHUTO UKE ( parata media con il taglio della mano )

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TATE SHUTO UKE ( parata media con il taglio della mano verticale )

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HAISHU UKE ( parata con il dorso della mano )

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KAKUTO UKE ( parata a polso piegato )

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KEITO UKE ( parata con la mano a testa di gallina )

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SEIRYUTO UKE ( parata con la mano a sciabola )

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TEISHO UKE ( parata con la base del palmo della mano )

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NAGASHI UKE ( parata deviante )

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KAKE UKE ( parata agganciante con la mano a coltello )

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OSAE UKE ( parata dall'alto verso il basso )

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MOROTE UKE ( parata con l'avanbraccio rinforzato )

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JUJI UKE ( parata con entrambe le braccia incrociate )

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KAKIWAKE UKE ( parata a cuneo rovesciato )

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MAWASHI UKE ( parata circolare )

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AWASE UKE

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HIJI SURI UKE
( o TSUKI UKE )

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SUKUI UKE

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SOKUTEI BARAI UKE

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tecniche di attacco


L'esecuzione di una buona tecnica di attacco dipende fondamentalmente da una valida concentrazione, da potenza, distanza, velocità, e da una corretta traettoria. Un attacco efficace è un attacco che esprime tutta l'energia necessaria per abbattere l'avversario. Pertanto spesso si scopre di non essere mai alquanto efficaci quanto si vuole : non ci si accontenta mai. Difatti una tecnica corretta ma anche efficace necessita di un allenamento intenso e complesso che richiede tanta pazienza e determinazione.

Negli attacchi, le anche sono aperte o chiuse a seconda dell'attacco, e il pugno opposto al braccio che attacca, ha il gomito vicino al busto pronto per eseguire un nuovo attacco, e caricato al fianco il più possibile.

TSUKI WAZA ( tecniche di pugno )


 

CHOKU TSUKI ( pugno diretto )

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GYAKU TSUKI ( pugno diretto in GYAKU HANMI )

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WASHIDE ( o KEIKO )

mano a testa d'aquila, le punte delle dita sono raggruppate fino a somigliare ad un becco d'uccello. le parti colpite sono la gola o altri punti vitali.

 

OI TSUKI ( pugno diretto in OI HANMI )

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KIZAMI TSUKI ( colpo improvviso )

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SANBON TSUKI ( combinazione di tre pugni )

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REN TSUKI ( combinazione di due pugni )

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DAN TSUKI ( pugno consecutivo )

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MOROTE TSUKI ( colpo a doppio pugno )

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HEIKO TSUKI ( colpo doppio con pugni paralleli )

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AGE TSUKI ( pugno verso l'alto )

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URA TSUKI ( pugno rovesciato )

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MAWASHI TSUKI ( pugno circolare )

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KAGI TSUKI ( pugno a uncino )

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YAMA TSUKI ( pugno a U larga )

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AWASE TSUKI ( pugno a U )

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ASAMI TSUKI ( pugno a forbice )

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UCHI WAZA ( tecniche di percossa ) ( o ATE WAZA - tecniche fracassanti )


 

URAKEN UCHI ( colpo con il torso della mano )

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TETSUI UCHI ( o KENTSUI UCHI ) ( pugno a martello )

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EMPI UCHI ( o HIJI ATE ) ( colpo di gomito )

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SHUTO UCHI ( colpo con il taglio della mano )

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HAITO UCHI ( colpo col taglio interno della mano )

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TEISHO UCHI ( colpo con la base del palmo della mano )

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GERI WAZA ( tecniche di calcio )


 

MAE GERI ( calcio frontale )

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MAWASHI GERI ( calcio circolare )

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YOKO GERI ( calcio laterale )

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USHIRO GERI ( calcio all'indietro )

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HIZA GERI ( calcio di ginocchio )

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FUMIKIRI ( calcio tagliente )

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FUMIKOMI ( calcio battente )

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MAE ASHI GERI ( calcio con la gamba anteriore )

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MIKAZUKI GERI ( calcio a mezzaluna)

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URA MAWASHI GERI ( calcio circolare contrario )

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USHIRO MAWASHI GERI ( calcio circolare all'indietro )

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TOBI GERI ( calcio volante )

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KAKATO GERI ( calcio dall'alto verso il basso, ad ascia )
( o OTOSHI GERI )

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NAGE WAZA ( tecniche di proiezione )
Sono le tecniche di proiezione importate dal judo ed utilizzate in combattimento a supporto di un attacco. Forniscono un bagaglio di tecniche interessante a chi riesce ad utilizzarle con una certa padronanza inquanto particolarmente macchinose in un kumite in cui il corpo a corpo è poco usato e nel quale esiste una certa dinamicità nei movimenti.


ASHI BARAI ( spazzata )

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KO SOTO GARI

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KO UCHI GARI

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KAMI BASAMI

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KUZUSHI WAZA ( tecniche di spazzata )
Sono molto più utilizzate dei nage waza, e permettono di creare uno squilibrio (kozushi : equilibrio) nella guardia dell'avversario, ponendolo in una condizione di svantaggio perchè impegnato a recuperare la stabilità persa. Questo fornisce il pretesto per chi attacca di mettere a segno l'attacco approfittando della distrazione dell'avversario. A tale proposito si sfruttano i punti di squilibrio spostando il baricentro dell'avversario al di fuori del piano di appoggio della posizione qualsiasi essa sia.


KATAME WAZA ( tecniche di leve articolari )
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